Stand Up for OurselvesMichael ed Emmett si recano al "Raduno delle fate", dove i partecipanti si isolano dalla quotidianità per vivere una realtà parallela in cui hanno nomi diversi e indossano abiti nuovi: mentre Michael si ambienta immediatamente, prendendo parte alle varie attività, Emmett è scettico circa l'utilità del raduno. Perdinca, la fata segretaria che si occupa dell'accoglienza degli ospiti, dà ad Emmett dei funghetti allucinogeni in modo che si diverta come tutti gli altri. Emmett si incammina nel bosco e incontra Harry, colui che ha fondato il raduno, che si mostra partecipe del dolore che sta provando perché è stato ferito da qualcuno che amava, esortandolo però ad andare avanti. Emmett decide di vivere con spirito diverso il raduno, unendosi al falò notturno, dove apprende che Harry è morto da due anni e dunque ha avuto un'allucinazione. Brian è alla ricerca di clienti per la Kinnetik, ma non riesce a trovare nessuno: la sua ex segretaria Cynthia lo informa che Gardner sta per presentare alla Remson Farmaceutici una campagna, che lui aveva ideato, di un medicinale contro l'HIV. Brian ricorda che quella campagna esaltava i vantaggi del farmaco, tanto da rappresentare le attività che i malati potevano tornare a fare: correre, giocare a pallavolo e addirittura scalare una montagna. Ben iscrive Hunter in palestra perché l'HIV si deve combattere con l'esercizio fisico e non con dei farmaci che danno l'illusione di stare bene. Brian si presenta a sorpresa alla Vanguard per sottoporre alla Remson Farmaceutici la sua nuova campagna, basata sull'onesta, perché i malati di AIDS non pretendono di scalare una montagna, ma chiedono soltanto di vivere un po' più a lungo. Attraverso il sondaggio condotto dalla Remson Farmaceutici su un gruppo di consumatori, emerge che la pubblicità proposta da Brian è migliore di quella che Gardner spacciava per sua: la Kinnetik ha il suo primo cliente. Ted conclude il suo soggiorno in clinica, ma continuerà a fare terapia di gruppo: tutti sono contenti di rivederlo, ma nessuno sembra avere tempo per ascoltare la sua esperienza. A casa, mentre si sta disfando degli oggetti che lo hanno messo sulla cattiva strada, accende il computer e trova decine di email inviate da Mark per chiedergli dove si trova: Ted, che vuole chiudere definitivamente i conti con quel passato, le elimina tutte. In quel momento bussano alla porta Lindsay e Melanie, le quali vedono la droga sul tavolo e pensano che ne stia facendo ancora uso: Ted è dispiaciuto perché nessuno vuole credere nel suo cambiamento, così Blake si offre di aiutarlo a completare la pulizia e rimane a dormire da lui. Justin si prende cura di Darren e cerca di incoraggiarlo a lasciarsi alle spalle l'aggressione subìta, anche se la conseguenza è che probabilmente rimarrà zoppo a vita. Al Centro Gay e Lesbiche si tiene un'assemblea, alla quale Melanie e Ben fanno da moderatori, dove si discute su come rendere più sicura Liberty Avenue da aggressori omofobi. Un ragazzo suggerisce l'idea di non affidarsi alla polizia perché non si è mai interessata ai gay, ma di proteggersi da soli con delle pattuglie di sorveglianza per le strade, i Pink Posse: tutti sono molto colpiti dalle dure parole del ragazzo, soprattutto Justin. Gli aggressori di Darren sono stati fermati, ma lui non vuole recarsi al comando di polizia per identificarli: di fronte alle rimostranze di Justin, Darren lo mette davanti alla dura realtà che nemmeno lui ha fatto nulla perché Chris Hobbs pagasse per averlo quasi ucciso. Justin prende così la decisione di unirsi ai Pink Posse e stringe la mano a Cody Bell, il ragazzo intervenuto in assemblea nonché leader del gruppo.